
La storia del materasso: il comfort dal Neolitico a oggi
Ti sei mai chiesto come dormivano i nostri antenati? Se c’è una cosa che accomuna tutti gli esseri viventi di ogni epoca è proprio la necessità fisiologica di dormire, in quanto bisogno primario. Oggi il materasso è il principale sostegno del nostro riposo, ma da quanto tempo esiste? Com’è cambiato il modo di dormire e di concepire il riposo nel tempo? Qual è la storia del materasso? Facciamo insieme un breve viaggio nella storia.
Marziale ci lascia testimonianze dei materassi nell’Antica Roma. In particolare, descrivendo i modi di vivere dei plebei, sappiamo che, dopo i giochi circensi, andavano spesso a raccogliere la paglia nei luoghi dove si erano svolti. Per quanto riguarda coperte e lenzuola, sappiamo invece che i romani avevano, per le prime, soltanto due soluzioni: lo stragulo, una coperta di tela grezza e il cadurco, composto da lino sbiancato proveniente dalla Gallia; mentre non utilizzavano lenzuola. Come possiamo leggere dall’articolo di Romano Impero, i cubicula (camere da letto) venivano arredati prevalentemente da lectuli, che erano letti a una piazza, e da lectus genialis, quelli matrimoniali. In epoca romana, inoltre, i letti nelle domus (case) erano presenti in maggiore quantità rispetto ad oggi e venivano utilizzati per diversi scopi. Abbiamo testimonianza, infatti, dei seguenti letti:
Il materasso FEBE:
Preistoria: come dormivano i nostri antenati
Iniziamo a raccontare la storia del materasso proprio dall'inizio. Per riposarsi dopo una battuta di caccia, una raccolta di frutta e altre attività, dove dormiva l’uomo della preistoria? Gli antenati dei nostri letti risalgono all’era del neolitico (8000 a.C - 3500 a.C. circa). L’uomo del neolitico riposava su un cumulo di foglie secche e paglia ricoperto da pelli animali e posizionato su un piano per sollevarlo da terra e, quindi, evitare il freddo e l’umidità del suolo e le aggressioni di insetti. A quando risale il primo materasso? Ne abbiamo testimonianza già dalla metà del paleolitico. Il Lucy dei materassi, come si può leggere nella rivista Science, è stato rinvenuto a Sibudu, in Sudafrica, da un gruppo di ricercatori italiani. Esso risale a 7/8 mila anni fa ed era una specie di futon costruito utilizzando foglie, giunchi e steli. In particolare, è curiosa la scelta delle piante che venivano utilizzate. Infatti, i ricercatori hanno scoperto che venivano usate sia piante insetticide e larvicide per tenere lontani insetti potenzialmente pericolosi, sia quelle aromatiche e terapeutiche per il proprio benessere. In particolare, veniva spesso utilizzata la Cryptocarya woodii: una pianta aromatica ancora oggi in uso nelle medicine tradizionali. I nostri antenati avevano scoperto che le sue foglie contengono sostanze chimiche utili ad uccidere gli insetti. Così facendo, assicuravano l’igiene e la salubrità del materasso. Inoltre, periodicamente davano fuoco ai loro giacigli per igienizzare la loro “abitazione” e per rifare da nuovo il letto. Mi stupisco di come, senza studi scientifici alla mano e senza tecnologie all’avanguardia, l’uomo sia riuscito a trovare soluzioni così efficienti ai suoi bisogni primari, che, oltre a quelli di nutrirsi e scaldarsi, erano evidentemente anche quelli di riposare in ambienti puliti e confortevoli. Un altro aspetto che non è cambiato da quando eravamo uomini primitivi, è che ancora oggi utilizziamo piante e rimedi naturali contro gli insetti. Ne abbiamo già parlato nell'articolo che ti lascio qui sotto. https://tanhk.com/rimedi-naturali-contro-gli-insetti-per-un-sonno-felice/Antico Egitto: i primi letti
Furono proprio gli antichi egizi a concepire il letto come lo intendiamo noi. La comparsa dei primi letti risale al 3400 a.C. circa. Infatti, iniziarono a costruire archi di rami di palma sollevati da terra (un po’ come le moderne rete a doghe), così da proteggersi da diversi fattori, come l’umidità, la sporcizia e i serpenti. Il popolo, però, non godeva ancora di questo lusso, bensì dormiva ancora su giacigli di foglie di palma. A circa 9.000 anni fa risalgono i più vecchi cuscini di cui abbiamo traccia: in Mesopotamia sono stati rinvenuti cuscini di pietra a forma di mezzaluna per sostenere la zona cervicale. Sicuramente non saranno stati dei più comodi, ma avevano lo scopo di sostenere e di proteggere il capo, considerato il centro spirituale dell’uomo. Secondo una pubblicazione del Museo Egizio di Firenze si dormiva appoggiando la guancia nell'incavatura e non la nuca, come viene spontaneo pensare. Pare, infatti, che in questo modo si potesse fronteggiare meglio il caldo e favorire un sonno di qualità, perché il collo rimaneva più esposto alla circolazione dell’aria. Inoltre, ognuno aveva il suo poggiatesta personale perché, per riposare comodamente, l'altezza del "fusto" (la colonna che unisce la base alla "mezzaluna") doveva essere pari alla misura tra la propria guancia e la fine della spalla. Analizzando i poggiatesta presenti nei musei, si nota che il fusto è quasi sempre tagliato in due parti, forse proprio per garantire la giusta altezza. Pare anche che, probabilmente, per non cambiare posizione durante il sonno, esso venisse ancorato al letto. Torna all'indiceKha e Merit: come dormivano gli uomini comuni nell’Antico Egitto
Una preziosissima eredità ci è stata lasciata dall’architetto egizio Kha. Nel 1906, durante uno scavo nella “necropoli degli operai” di Deir El-Medina, l’egittologo e allora direttore del Museo egizio di Torino Ernesto Schiaparelli, fece una preziosissima scoperta: la tomba di Kha e della moglie Merit, due persone comuni. Vissuto nel periodo del Nuovo Regno, all’incirca tra il 1425 e il 1353 a.C., Kha lavorò alla costruzione delle tombe dei faraoni e ne costruì una più piccola, ma strutturata allo stesso modo, per sé e per sua moglie. Il ritrovamento della tomba di Kha ha permesso di fare importantissime scoperte sulla quotidianità nell’Antico Egitto e su come viveva la gente comune, anche se c'è da dire che, dato il ruolo che ricopriva, non possiamo definirlo proprio "un semplice operaio". Ciò che interessa a noi in questa sede è senz’altro il loro modo di dormire. Infatti, vennero trovati anche i loro letti: fatti di legno, avevano una rete formata intrecciando corda vegetale e in entrambi non poteva mancare il poggiatesta, posizionato sul lato opposto rispetto a quella che noi potremmo immaginare come la testiera, che corrispondeva invece ai piedi del letto. Se l'argomento ti interessa, puoi fare come me il virtual tour delle sale di Deir El-Medina e della tomba di Kha.Antica Roma: come si dormiva nei cubicula
Furono gli antichi greci e romani che iniziarono a usare i cuscini morbidi, fatti di stoffa e pieni di piume. Secondo le fonti, nell’antica Roma il letto era composto da cinghie di cuoio incrociate, sul quale era poggiato un materasso imbottito di paglia o di lana, detto torus. Facevano uso anche del cuscino, chiamato, non a caso, cervical. Il materasso romano era denominato culcita (dal latino “culeus”= sacco), e differiva a seconda del ceto sociale. Il culcita dei ricchi era imbottito di piume di cigno o di lana pregiata chiusi in un sacco di lino; mentre quello dei poveri era un sacco di stoffa o tela imbottiti di fieno, di paglia, d’erba o foglie. Inesistenti, invece, erano le lenzuola: il dominus (signore, padrone) si copriva con trapunte ricamate a tinte vivaci, come il giallo, il rosso e l’azzurro. Inoltre, visto che dormivano scalzi, posizionavano accanto al letto il toral, quello che noi oggi chiamiamo comunemente “scendiletto”. Plinio il Vecchio scrisse di un’imbottitura di lana per le materasse, tipo cuscini, poggiate su cinghie incrociate (le nostre reti?). https://tanhk.com/materasso-matrimoniale-o-due-singoli/Marziale ci lascia testimonianze dei materassi nell’Antica Roma. In particolare, descrivendo i modi di vivere dei plebei, sappiamo che, dopo i giochi circensi, andavano spesso a raccogliere la paglia nei luoghi dove si erano svolti. Per quanto riguarda coperte e lenzuola, sappiamo invece che i romani avevano, per le prime, soltanto due soluzioni: lo stragulo, una coperta di tela grezza e il cadurco, composto da lino sbiancato proveniente dalla Gallia; mentre non utilizzavano lenzuola. Come possiamo leggere dall’articolo di Romano Impero, i cubicula (camere da letto) venivano arredati prevalentemente da lectuli, che erano letti a una piazza, e da lectus genialis, quelli matrimoniali. In epoca romana, inoltre, i letti nelle domus (case) erano presenti in maggiore quantità rispetto ad oggi e venivano utilizzati per diversi scopi. Abbiamo testimonianza, infatti, dei seguenti letti:
- il lectus cubicularis, che veniva utilizzato per dormire;
- il lectus lucubratorius, usato per studiare;
- il lectus triclinaris, ossia il famoso triclinio dove si mangiava (esso veniva utilizzato anche dagli Etruschi per lo stesso scopo).
Medioevo: l'origine del termine "materasso"
Durante il Medioevo, in concomitanza con le guerre crociate, iniziò a diffondersi in Europa l’utilizzo della parola araba matrah per indicare il materasso. Questo termine in arabo significa “gettarsi” e, per estensione, venne utilizzato per indicare il “mettersi a letto”. Nel Quattrocento i materassi erano ancora un lusso per pochi. Essi venivano realizzati riempiendo un rivestimento di stoffa con piume, paglia o baccelli di piselli. Il rivestimento veniva ricamato a mano e poteva essere:- di seta;
- di lana;
- di cotone;
- di broccato;
- di lino;
- di velluto.
- in inglese è mattress;
- in francese dicono matelas;
- in tedesco si dice matratze;
- in polacco è materac.
Età contemporanea: la rivoluzione del letto
Con il passare degli anni, la necessità dell’uomo di essere sempre più comodo nel dormire cominciò a farsi sentire. Vediamo quali sono le principali tappe dello sviluppo del materasso negli ultimi duecento anni.Fine Ottocento: l'invenzione del materasso a molle
- Nel 1871 il tedesco Heinrich Westphal inventò il prototipo del materasso a molle, che, però, non riscosse subito successo.
- Nel 1876 la società Simmons Bedding Company cominciò a fabbricare materassi di filo metallico intrecciato, processo che aiutò l'azienda a produrre letti più facilmente, permettendo di abbattere i costi. Nel 1889 l’azienda introdusse le molle elicoidali a spirale nei materassi, rendendo così il materasso a molle un prodotto alla portata di (quasi) tutti, perché ancora più economico.
- Nel 1873 il chirurgo Sir James Paget propose un materasso ad acqua per uso medico, studiato per prevenire le piaghe da decubito.
Novecento: materassi in lattice e in Memory Foam
- Nel 1928 lo scozzese John Boyd Dunlop realizza il primo materasso in schiuma di lattice, una miscela di aria e lattice dall’aspetto lattiginoso.
- Nel 1935 il chimico Otto Bayer, a capo di un’équipe di ricercatori, lavorò il poliuretano ottenendone una schiuma
Oggi: la qualità e il comfort di TANHK
Terminiamo la storia del nostro amato materasso in bellezza. Infatti oggi, per fortuna, c'è TANHK che ci offre due prodotti di rilievo: SELENE e FEBE. SELENE è un materasso:- anallergico e antibatterico;
- con molle insacchettate una a una per diminuire la propagazione dei movimenti;
- con strato superiore in memory foam;
- sfoderabile e lavabile in lavatrice;
- presidio medico di Classe 1.
Il materasso FEBE:
- fornisce un sostegno medio-rigido;
- è composto da 2 strati, uno in memory e uno in waterfoam;
- utilizzabile da entrambi i lati;
- traspirante e anallergico.