I cicli del sonno del bambino

I cicli di sonno del bambino

Quando abbiamo trattato il tema del sonno del bambino, abbiamo parlato in via generale di come si struttura e come si può migliorare il sonno dei piccoli. Abbiamo, altresì, citato il tema dei cicli del sonno che ritengo curioso approfondire in riferimento ai bimbi. Infatti, conoscere questo argomento ci aiuta a capire l’architettura del sonno dei piccoli e come esso cambia nel tempo fino al raggiungimento dell’età adulta. Nell’articolo Le 5 fasi del sonno abbiamo imparato che quando l’adulto si addormenta passa attraverso 5 fasi di sonno, alternando sonno profondo NREM e sonno attivo (REM). Il sonno dei bambini non è esattamente uguale a quello degli adulti. Se sei curioso di sapere come esso si costituisce, leggi questo articolo e scoprilo insieme a me!

Com’è strutturato il sonno nei bambini?

Il sonno dei bambini è molto più breve di quello dell’adulto, e nei primi mesi ha una maggiore quantità di sonno leggero rispetto al nostro. Come confermato anche in un articolo del Centro Diagnostico Italiano, nel neonato un ciclo di sonno è costituito da due fasi: quella REM (dall’inglese Rapid Eye Movement) e quella NREM o Non-REM. Nell’articolo Il sonno del bambino, parlando di cicli di sonno scrivevo: “Mentre negli adulti l’80% del sonno è NREM e solo il 20% è REM; nei bambini oltre il 50% è di tipo REM.” Abbiamo quindi capito che bambini e adulti non dormono allo stesso modo. Nell'articolo che ti ho appena citato puoi trovare dei consigli per migliorare il sonno del bambino. Curiosità: il sonno REM è quello legato ai sogni, ma lo sai che alcuni studi hanno dimostrato che in base alla posizione in cui dormi puoi influenzarli? Dai un’occhiata a questo articolo se non ci credi. Torna all’indice

Sonno attivo e sonno calmo

Ti pareva una cosa molto semplice parlare di dormite, eh? E invece no! Infatti, nei bambini distinguiamo anche ben due modalità di sonno: quello attivo e quello calmo. Comprenderne la differenza è molto intuitivo, ma a me piace precisare. It’s LeviOsa, not LeviosA! Torna all’indice

Sonno attivo

Nel sonno attivo il bambino presenta dinamicità degli occhi, piccoli movimenti del viso ed espressioni facciali come paura, rabbia, gioia e sorpresa. Queste ultime sono i segni che il cervello del piccolo sta lavorando per imparare le emozioni e la capacità di comunicarle all’esterno. È proprio vero che il nostro cervello è una macchina potentissima, sempre attiva, sia di giorno che di notte. Torna all’indice

Sonno calmo

Nel sonno calmo, come è facile intuire, il bambino è molto tranquillo, quasi del tutto fermo. Il viso è poco espressivo, non ci sono movimenti degli occhi e talvolta si possono notare gesti di suzione. Può capitare che il bebè vocalizzi e il genitore creda che sia sveglio, ma non è così: il bimbo sta ancora dormendo. Torna all’indice

Veglia attiva e veglia calma

Ecco il rovescio della medaglia: la veglia attiva e la veglia calma. Non è troppo difficile capire di cosa stiamo parlando: la veglia è quando il bambino è sveglio, ha gli occhi aperti, segue con lo sguardo e vuole comunicare. Se è calmo, questa si chiama veglia calma (o quieta); se invece si lamenta, fa smorfie, si muove molto e piange la chiamiamo veglia attiva. Niente di più facile, vedi che stai diventando un “esperto/a del sonno”? Torna all’indice

Quando nel bambino si allungano i cicli di sonno e prende il ritmo?

Nei bambini i cicli di sonno iniziano ad allungarsi a partire dai 4 mesi di età. In questo periodo le diverse fasi del sonno iniziano a somigliare strutturalmente a quelle degli adulti. Il sonno inizia a consolidarsi e i cicli iniziano a svilupparsi. Tipicamente la durata della dormita supera le 13 ore nell’arco di una giornata di 24 ore, compresi 2-3 sonnellini durante la giornata. Torna all’indice

I cicli di sonno: dai primi mesi all’età adolescenziale

Ma insomma, quanto dormono i bambini? Un po’ di numeri! Conosciamo più nel dettaglio come si allungano i cicli di sonno nel tempo e quando il bambino inizia a dormire come un adulto:
  • nei primi 2 mesi di vita, il ciclo di sonno di un bambino può durare dai 30 ai 50 minuti, ugualmente distribuito durante la giornata. Il susseguirsi di 3-4 cicli permette un sonno di 3-4 ore consecutive, per un totale di ore di sonno che va dalle 14 alle 17;
  • tra i 4 e i 6 mesi un bambino può iniziare a dormire anche 6 ore di seguito durante la notte. I cicli durano circa 70 minuti e sono più che altro concentrati nelle ore notturne;
  • tra i 6 mesi e i 4 anni il tempo di sonno si riduce man mano fino a 10-13 ore, fra sonno notturno e diurno e aumenta il tempo di veglia.
Con il passare degli anni e fino al raggiungimento dell’età adulta, invece, i cicli si allungano progressivamente fino ad arrivare a 90-120 minuti e si verificano circa 5 volte per notte. Ho approfondito meglio questo argomento nel mio ormai celeberrimo articolo sulle 5 fasi del sonno. Torna all’indice https://tanhk.com/le-5-fasi-del-sonno-limportanza-di-ognuna/

Conclusioni

Bambini e adulti – soprattutto quando si parla di sonno – sono due mondi a parte. Per questo a volte è così difficile combinare il proprio sonno con quello piccoli. Conoscendolo, però, possiamo cercare di migliorare il loro riposo e anche il nostro. Personalmente, quando penso e scrivo questi articoli mi auguro, nel mio piccolo, di fare la mia parte, tanto per citare e ricordare l’amato Piero Angela recentemente scomparso. Spero che, leggendo questo blog, anche in voi arda il fuoco della curiosità, come succede a me quando li penso e scrivo. Non sono nessuno per parlare di Conoscenza, tanto meno di Scienza, ma forse il più grande insegnamento che Piero ci ha donato è quello che qualsiasi persona, se curiosa, ha la possibilità di uscire dal giogo dell’ignoranza attraverso un potentissimo mezzo: la curiosità. Ed ecco che ognuno di noi può capire e conoscere argomenti complessi e di ogni tipo. Lungi da me proclamarmi divulgatrice, anzi, sono proprio io che, grazie all’interesse di quanti leggono il blog di TANHK, ho la possibilità di apprendere cose nuove e di condividere quello che ho imparato. La curiosità ci fa porre delle domande, ci fa approfondire un sapere superficiale, ci fa agire con più consapevolezza, ci fa vivere una vita più piena ed è l’unico modo che abbiamo per demolire l’ignoranza, i pregiudizi e le prevaricazioni. Essa ci rende, in poche parole, persone migliori. Noi di TANHK vi invitiamo a seguire i nostri canali social (Instagram, Facebook, Pinterest) e, perché no, a discutere con noi degli argomenti trattati negli articoli. Vi aspettiamo.
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