Come dormire con il mal di schiena: guida pratica a posizioni, materasso e cuscini

Come dormire con il mal di schiena: guida pratica a posizioni, materasso e cuscini

Dormire con il mal di schiena non dovrebbe essere una questione di resistenza al dolore: la postura notturna e l’appoggio di materasso e cuscini possono aumentare o ridurre il dolore. Questo succede perche via dei carichi sulla colonna vertebrale. Le ricerche accademiche mostrano che correggere postura e superfici di appoggio migliora i sintomi, la qualità del sonno e la funzionalità.

Per aiutarti subito, trovi:

I tre principi d’oro (semplici, ma decisivi)

  1. Allineamento neutro: immagina una linea retta che collega orecchio–spalla–anca. Se la testa cade in avanti o un’anca “ruota”, la schiena lavora male. Cambiare postura del sonno puo alleviare il dolore e la rigidità.

  2. Punti di scarico: usa cuscini per riempire gli spazi (tra ginocchia, sotto le ginocchia, sotto la vita) così da non “collassare” nelle curve.

  3. Superficie di appoggio: in media, un materasso medio-rigido sostiene meglio la colonna rispetto a uno molto rigido, nelle persone con lombalgia cronica. Le posizioni migliori e come impostarle, passo-passo.

1) Supina (a pancia in su)

Obiettivo: mantenere la curva naturale lombare senza “inarcare” troppo.

Come si fa

Stenditi e infila un cuscino sotto le ginocchia per ridurre tensione lombare. Se serve, un piccolo asciugamano arrotolato sotto la vita. Mayo Clinic

Cuscino testa/collo: deve sostenere la curva del collo senza spingerlo in avanti (cuscino non troppo alto). Harvard Health

Nota scientifica: mettere un appoggio sotto le ginocchia aiuta molte persone; un piccolo studio in risonanza non ha però rilevato una riduzione “misurabile” della lordosi lombare—quindi il beneficio è plausibile ma non garantito per tutti. Provalo: se ti svegli meglio, tienilo. PubMed


Come Marco, 42 anni, informatico ha battuto il mal di schiena

Marco si svegliava “in blocco”. Ha aggiunto un cuscino basso sotto le ginocchia e un rotolino sotto la vita: dopo 4 notti, meno rigidità al risveglio e meno “punture” quando si gira. (Strategia coerente con le indicazioni cliniche.) Mayo Clinic


2) Sul fianco (laterale)

Obiettivo: anche sovrapposte, bacino e colonna in asse.

Come si fa

Cuscino tra le ginocchia (meglio se un po’ rigido) per mantenere le anche allineate e ridurre torsioni lombari.

Se senti “vuoto” in vita, aggiungi un cuscino sottile tra costato e cresta iliaca.

Cuscino testa: più alto se hai spalle larghe; deve riempire lo spazio “spalla-collo” mantenendo la testa dritta.



3) Pancia in giù (prona): se puoi, evitala

In questa posizione il collo resta ruotato e la zona lombare tende a “scavarsi”. Se però non riesci a dormire diversamente:

- usa un cuscino molto sottile sotto la testa o nessuno;

- metti un cuscino piatto sotto il bacino per ridurre l’arco lombare.

 

Cosa dice la ricerca

Uno studio randomizzato su 313 persone con lombalgia cronica: a 90 giorni, chi dormiva su materassi medio-rigidi aveva meno dolore in letto, meno dolore al risveglio e meno disabilità rispetto ai materassi rigidi.

Revisioni sistematiche successive confermano che, in media, il medio-rigido favorisce comfort, allineamento del rachide e qualità del sonno meglio degli estremi troppo rigido/troppo morbido.

Studi più recenti continuano a osservare miglior comfort e meno dolore disteso con superfici di supporto ben progettate rispetto al “vecchio” materasso personale.

Come tradurlo in pratica (checklist rapida)

Se pesi di più o dormi supina/o: tendi verso il medio-rigido che non ti fa sprofondare (spina neutra); se dormi molto sul fianco, valuta un top più accogliente sulle spalle/anche per evitare punti di pressione. (Coerente con i dati su comfort e allineamento.)

Test in showroom o a casa: sdraiati nelle posizioni abituali; verifica che orecchio-spalla-anca restino in linea e che, ruotandoti, non “rimbalzi” né “affondi”.

Sfrutta le prove di 30 notti bastano: la percezione cambia nei primi giorni; tieni un diario dolore/risvegli per decidere con criterio.


Cuscini: testa, ginocchia e… body pillow

Per testa/collo

Punta a collo neutro: evita cuscini troppo alti/rigidi che tengono il collo flesso; bene una forma che sostenga la curva senza spingere la testa.

La ricerca (revisioni e studi su altezza/forma) indica che il progetto del cuscino—altezza, sagoma, materiale—influenza allineamento, attivazione muscolare e sintomi cervicali; personalizza in base alla posizione.

Anche regolare finemente l’altezza può migliorare dolore e sintomi somatici in chi soffre di cervicalgia.

Per le ginocchia / sotto le ginocchia

Sul fianco: un cuscino tra le ginocchia aiuta ad allineare le anche e riduce trazioni sulla zona lombare.

Supina/o: un cuscino sotto le ginocchia può rilassare la muscolatura lombare e rendere più confortevole la curva naturale.

Body pillow (cuscino lungo)

Ottimo se dormi sul fianco o ti giri spesso: ti ancora in una postura più neutra senza “inseguire” cuscini nella notte. (Principio coerente con la letteratura sulla postura laterale e il controllo delle torsioni.)

La storia di “Luca, 55 anni, camionista”

Luca cambiava lato decine di volte. Con un body pillow abbracciato e un cuscino tra le ginocchia, i micro-risvegli si sono dimezzati; al mattino riferisce meno “tiro” ai lombi. Questo ricalca l’evidenza che minimizzare torsioni/rotazioni notturne può ridurre i picchi di carico.


Muoversi nel letto senza “strappare” la schiena: la tecnica log-roll

Per metterti sdraiata/o o alzarti senza torcere la schiena, usa il log-roll (ruotare “a tronco”):

  • sdraiati sul fianco in blocco (spalle e anche si muovono insieme);
  • porta le gambe fuori dal letto mentre spingi col braccio per venire su (o viceversa per stenderti);
  • aggiungi un cuscino tra le ginocchia quando sei sul fianco.


Centri sanitari canadesi e ospedali lo insegnano di routine per proteggere la colonna.

Routine serale “salva-schiena” (e cosa evitare)

Calore superficiale (borsa calda/termoforo) 15–20 min e movimenti dolci prima di coricarti possono aiutare in fase acuta/subacuta; sono strategie non farmacologiche raccomandate nelle linee guida ACP.

Evita di restare immobile ore nella stessa posizione: girarti 1–2 volte nella notte distribuisce i carichi. (Coerente con i dati che collegano postura/movimenti notturni e sintomi al risveglio.)


Quando è il momento di sentire un medico 

Cerca valutazione urgente se, insieme al mal di schiena, compaiono: debolezza o perdita di sensibilità a una gamba, alterazioni di vescica/intestino, intorpidimento a sella, febbre, perdita di peso inspiegata, dolore dopo trauma importante. 


Perché é veramente meglio un materasso medio-rigido per il mal di schiena?

L’RCT di Kovacs et al. (Lancet) è il riferimento più citato: ha confrontato medio-rigido vs rigido in persone con lombalgia cronica, trovando vantaggi significativi per il medio-rigido su dolore in letto, al risveglio e disabilità. Le revisioni più recenti ribadiscono che, in media, il compromesso tra sostegno e cedevolezza vince sugli estremi. Ricorda però che la preferenza personale conta: usa i periodi di prova e valuta i tuoi sintomi con un diario per 2–4 settimane.


Se vuoi provare un materasso Tanhk questo è il materasso piu adatto per il mal di schiena

- ibrido a molle per il mal di schiena 

- SELENE: Materasso molle insacchettate e memory foam €149 (o meno)


Autore:

Dott.ssa Alessandra


 

La Dott.ssa Alex è una medica dedicata con oltre 13 anni di esperienza professionale a Roma, Italia. Originaria dell’estero, si è trasferita in Italia per sposarsi e da allora ha costruito la sua carriera servendo la comunità con competenza e passione.

Il suo principale interesse è la fisioterapia e il trattamento del mal di schiena, ambito in cui unisce la pratica medica basata sulle evidenze a un approccio personalizzato alla cura del paziente. Negli anni la Dott.ssa si è distinta per la capacità di aiutare i pazienti a recuperare la mobilità, gestire il dolore cronico e migliorare la qualità della loro vita.

Al di fuori dell’attività clinica, è impegnata nella promozione della consapevolezza sulla salute muscoloscheletrica e nella guida dei pazienti verso un benessere duraturo.




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