
Reflusso gastrico notturno: intervista a Silvia Chinellato
Stai leggendo la rubrica di TANHK 4 chiacchiere con una professionista nata per sciogliere dubbi e dare consigli su temi complessi legati alla salute e al benessere. Con Silvia Chinellato, osteopata e infermiera, snoccioliamo sintomi, rimedi e cause legate al reflusso gastrico: uno dei problemi notturni più comuni e subdoli al tempo stesso. "Perché subdolo?” potresti chiederti e S. Chinellato ci risponde: “ha un impatto significativo sul sonno ma spesso chi ne soffre non lo sa, non riesce a identificare il problema”. Ora, passo dopo passo, cerchiamo di rispondere a tutte le domande più comuni sul reflusso.
Ci sorgono spontanee due domande: Il reflusso può sparire proprio come è arrivato? E, se seguendo tutte queste accortezze persiste, che cosa bisogna fare? S. Chinellato: “Sì, il reflusso gastrico può essere temporaneo e 'risolversi da solo', ma in alcuni casi può anche diventare grave. Se il sintomo persiste è bene rivolgersi al medico di base o a uno specialista che possono prescrivere farmaci appositi in base alla situazione clinica del paziente”.
- I sintomi del reflusso gastrico notturno
- Che cos'è il reflusso gastrico notturno?
- A che cosa è dovuto il reflusso?
- I rimedi della nonna utili per sconfiggerlo
- Quali sono le cause del reflusso?
- Reflusso gastrico notturno in gravidanza
- Perché fare una visita dall'osteopata?
I sintomi del reflusso gastrico notturno
S. Chinellato ci elenca una bella lista di interrogativi che devi porti se sospetti di soffrire di reflusso. Puoi apportare una spunta immaginaria a tutte quelle alla quale (purtroppo) rispondi affermativamente.- Ti capita di svegliarti con la tosse o con un sapore amaro in bocca?
- La mattina hai la gola secca o ti brucia?
- Quando ti svegli hai un tono di voce più basso del tuo solito? O hai la voce rauca?
- Hai maggiore sensibilità (o sanguinamento) alle gengive (soprattutto nella parte posteriore)? Oppure: hai maggiore sensibilità sui denti?
- Hai mal di testa strani che non hai mai provato?
- Senti un bruciore retrosternale (ovvero sul torace)?
Che cos’è il reflusso gastrico notturno?
“Semplificando... Il reflusso è una problematica a carico del cardias, una valvola che c’è tra lo stomaco e l’esofago. Quando questa non riesce a chiudersi in maniera efficace il contenuto acido dello stomaco risale nelle pareti dell'esofago e riesce ad arrivare fino al cavo orale”. Aggiunge: “non dovrebbe, di norma, entrare in contatto con la mucosa esofagea e orale. Perciò, quando ciò succede, la mucosa (ovvero il tessuto di rivestimento dell’esofago della bocca) si irrita.”A che cosa è dovuto il reflusso?
Sappiamo che i fattori che determinano il reflusso possono essere veramente tanti. Abbiamo perciò chiesto a S. Chinellato quali sono i principali. “In primis ci sono: stress psico-emotivo, disordini alimentari o un’alimentazione distratta. Con ‘alimentazione distratta’ intendo mangiare velocemente, parlando, camminando o facendo altro. Potrebbe sembrare banale ma, credetemi, non lo è: tutti sappiamo qual è il modo corretto per mangiare ma, troppo spesso, molti di noi, presi dalla frenesia quotidiana, incappano proprio negli ‘errori’ più scontati. Mangiando velocemente si inghiottono bocconi grandi e più quantità d’aria che successivamente risale dall’esofago. Anche l’uso di alcuni farmaci e il fumo di sigaretta possono essere responsabili di reflusso. Altre volte può essere causato da fattori anatomici come l’ernia iatale o la difficoltà di chiusura dello sfintere gastroesofageo (cardias).” Ecco quindi che passiamo ai rimedi più semplici, i cosiddetti “rimedi della nonna”, per sconfiggere il reflusso. Sono semplici, come abbiamo appena detto, ma non per questo banali o trascurabili. Leggili con attenzione!Ci sono dei rimedi della nonna utili a sconfiggerlo?
Due sono i fattori che influenzano maggiormente il reflusso gastrico notturno: vediamoli uno alla volta elencando i relativi “rimedi della nonna”.1. Alimentazione
“Il fattore che più impatta sul reflusso è l’alimentazione. Cibi piccanti e pieni di grassi certo non sono d’aiuto” ci suggerisce S. Chinellato. “È bene quindi evitare questi alimenti o quantomeno contenerli, soprattutto a cena”. Come? “Ad esempio favorendo cibi cotti al vapore”. “Consiglio anche di non coricarsi subito dopo aver cenato e, se necessario, di prendere un digestivo. Banalmente un digestivo effervescente può aiutare a digerire. Altre opzioni sono: acqua e salvia o acqua e bicarbonato. Mi raccomando: bisogna evitare aranciata e agrumi acidi in generale, oltre che non bere troppo. Un bicchiere di acqua e salvia, come ho appena detto, aiuta a digerire, ma eccedere potrebbe essere controproducente e avere l’effetto opposto!” “Mangiare lentamente, masticare bene, evitare di parlare per non ingerire aria: oltre ad avere un impatto positivo sul reflusso, sono piccole accortezze che servono per valorizzare il momento del pasto e assaporare meglio la cena”. Per saperne di più sulle pietanze da evitare e sui cibi da prediligere a cena leggi l’articolo qui sotto. Troverai tanti consigli validi per tutti, non solo per coloro che soffrono di reflusso. https://tanhk.com/cibi-da-evitare-la-sera-per-dormire-bene/2. Dormire nella posizione corretta
“Abbiamo detto che il reflusso è dovuto all’incapacità della valvola presente tra stomaco ed esofago di chiudersi in modo efficace, giusto? Per farla semplice: la valvola si chiude ancora peggio quando ci si trova in posizione orizzontale. Il consiglio, quindi, è di non dormire sdraiati e mettere qualche cuscino in più sotto collo e testa per dormire semiseduti.” Per dormire bene e svegliarsi rigenerati consigliamo il materasso SELENE a molle insacchettate e memory foam. È ortopedico e, soprattutto, presidio medico classe 1. https://tanhk.com/product/selene-memory-foam-molle-insacchettate/Ci sorgono spontanee due domande: Il reflusso può sparire proprio come è arrivato? E, se seguendo tutte queste accortezze persiste, che cosa bisogna fare? S. Chinellato: “Sì, il reflusso gastrico può essere temporaneo e 'risolversi da solo', ma in alcuni casi può anche diventare grave. Se il sintomo persiste è bene rivolgersi al medico di base o a uno specialista che possono prescrivere farmaci appositi in base alla situazione clinica del paziente”.