
Lo Yoga della Risata per dormire bene
Ti piace ridere? Spero per te che la risposta sia un bel "Sì" squillante, perché ridere offre tanti, tantissimi benefici, al fisico e non solo. Una sana risata dona energia vitale, restituisce vigore, risveglia dall'immobilità e consente di ossigenare maggiormente l'organismo. Mi fermo qui, ma potrei continuare con un elenco bello lungo di benefici. Io trovo tutto ciò Pazzesco (con la P maiuscola!). E tu, vuoi scoprire una straordinaria pratica per ridere di più? Di yoga ne abbiamo sentito parlare tutti, ma lo yoga della risata, nonostante stia conquistando sempre più persone, non è ancora così tanto diffuso. Tu lo conosci? O lo hai addirittura provato? Ora vediamo in cosa consiste e qualche esercizio semplice di questa disciplina, ma soprattutto, perché è utile anche per migliorare la qualità del tuo sonno!
Lo yoga della risata: prima ridi, poi sei felice!
Preparati perché – a meno che tu non conosca già questa disciplina – a primo impatto potrebbe sembrarti un'assurdità! Hai mai provato a ridere alla follia per una battuta idiota di un amico? E, invece, hai mai riso in un momento di apatia o senza alcuna ragione? Ecco, lo yoga della risata è una pratica che incentiva a ridere "per niente", senza alcun motivo reale. Alla base c'è un'idea dirompente: iniziare a ridere per far credere al corpo di essere contenti e felici, per poi diventarlo veramente. Infatti, il dottor Kataria, medico indiano, ha riassunto questa pratica in una frase tanto concisa quanto esaustiva:"Porta il tuo corpo a ridere, la tua mente lo seguirà."Questo "auto-imbroglio consapevole" mi fa tornare alla mente il sonno placebo di cui avevo parlato in un altro articolo. Se lo hai già letto sicuramente capirai qual è il nesso. Yoga della risata e sonno placebo apparentemente non c'entrano nulla l'uno con l'altro. Ma, in realtà, in entrambi i casi alla base c'è un "convincimento indotto" che genera benefici. Nel primo caso, se fingi di ridere fai credere alla mente che ti stai divertendo e che stai bene per davvero. Nel secondo caso, se ti dici "non ho sonno, ho riposato a sufficienza" anche se non è vero, le tue performance saranno elevate come se avessi dormito veramente. Comunque, tornando a noi, pare che la risata indotta dia gli stessi benefici di quella spontanea: il corpo, infatti, produce ugualmente serotonina e dopamina, mentre riduce il cortisolo, l'ormone dello stress. E allora, perché non provare? Tra poco scoprirai cosa succede nel concreto durante questa pratica. Ma prima ti parlo dei Club della Risata.
I club della risata
Spoiler: c'entrano (seppur solo parzialmente) le barzellette e, se ti garba, Pierino, lo scolaro pasticcione! I Club della Risata sono gruppi di persone che scelgono di trovarsi per praticare e ridere assieme. E, attenzione, non si tratta di ridere tutti insieme per un'opera teatrale o per la visione di un film comico. Perché, mentre al cinema o al teatro ognuno sogghigna per i fatti propri, condividere un'esperienza di yoga della risata prevede condivisione e connessione tra i partecipanti. Il legame che si crea è molto più profondo e coinvolgente. A che stai pensando? Ti piace questa idea del Club o ti sembra una follia? Io credo che in fondo non sia poi diverso rispetto ad altre attività a cui siamo abituati… C'è chi va al campetto di calcio per condividere un hobby e tenersi in forma. Chi preferisce condividere una lezione di acquagym per buttar giù la parmigiana mangiata il giorno prima e per raccontare gli ultimi gossip. E, ancora, chi opta per una sessione di muay thai… e potrei continuare. Ora non voglio dire che lo yoga della risata sia simile a queste attività, semplicemente perché sarebbe una balla. Ma alla base ci sono comunque condivisione e salute, no? E allora perché ci sembra tanto strano ritrovarci appositamente per ridere? Mmh, butto lì, forse è più che altro un limite culturale... Alt, devo fare un passo indietro. Perché ti ho detto che le barzellette c'entrano (seppur parzialmente) con questa pratica? Beh, semplice, umorismo e racconti divertenti possono essere utilizzati per dare il via alla sessione di yoga della risata. Ma poi subentrano altri esercizi e tecniche. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.Respira, canta, applaudi!
Prima di parlare degli elementi fondamentali dello yoga della risata, hai idea del perché chiamiamo questa disciplina proprio "yoga" e non in altro modo? È stato definito così perché in questa pratica la respirazione profonda – proprio come nello yoga "tradizionale" – è imprescindibile, visto che consente di ossigenare corpo e cervello per darci più energia! La respirazione è importante, ma vocalizzi, applausi e sguardi non sono da meno. Eccoli qui alcuni elementi fondamentali. E sì, hai letto bene, ho scritto proprio applausi e sguardi! Per sciogliere ogni pregiudizio si può iniziare la pratica muovendosi nella stanza, applaudendo e guardandosi negli occhi. In questo modo tutte le barriere lentamente cadono. Boom! E i partecipanti sono sempre più leggeri e complici. Non posso dimenticare un altro elemento base: il gioco. Lara Lucaccioni, principale formatrice in Italia di yoga della risata, nel suo libro Ridi Ama Vivi, dice:"Grazie al gioco il gruppo cresce a livello di contatto umano autentico, si inizia ad accettare di più l'altro, a fidarsi e affidarsi [...] Il gioco accoglie le diversità, le modula e rende coeso il gruppo."All'inizio della pratica, come dicevo prima, la risata viene indotta. Ma lo scopo è arrivare alla meditazione della risata, momento centrale della pratica in cui le persone ridono per davvero. Infatti, se in un primo momento stavano fingendo e a tratti si stavano addirittura sforzando, ora ridono in modo naturale, libero e spensierato. Te ne parlavo qualche riga fa: quando fingiamo con noi stessi e ci "auto-convinciamo" di qualcosa spesso finiamo per credere alle nostre stesse balle. Ma questo non è da intendersi in modo necessariamente negativo, affatto! Possiamo sfruttarlo per il nostro bene, per star meglio. In alcuni casi possiamo fingere di essere felici abbastanza a lungo da diventarlo veramente. Possiamo dirci ci avere energie finché non ci sentiamo per davvero più carichi. O possiamo dirci di non essere stanchi e sul serio lo saremo di meno. Lo so, sto banalizzando e, ovviamente, parlando in generale. Fingere a noi stessi non funziona sempre e comunque, soprattutto se si tratta di situazioni delicate e complesse, ma nella quotidianità, talvolta, può aiutarci!
Yoga della risata: 3 esercizi semplicissimi
Proprio come se si trattasse di yoga "normale", ci sono percorsi di yoga della risata di settimane o mesi. Ovviamente non posso riassumere qui tutti gli esercizi esistenti, ma ne ho selezionati alcuni consigliati e descritti accuratamente nel libro sopracitato di Lara Lucaccioni. Ho scelto proprio questi perché si possono fare sia in gruppo che da soli, nell'intimità della propria camera. Ecco qui 3 esercizi semplicissimi:- Inpiro-trattengo-rido: inspira profondamente facendo gonfiare la pancia, trattieni l'aria il più possibile e, infine, espira ridendo (letteralmente) a perdifiato.
- Risata silenziosa: sì, silenziosa! Come quando sei in una sala piena di gente e stanno parlando di qualcosa di serio, ma a te viene da ridere e fai di tutto per trattenerti. Ecco, proprio così. Il tuo diaframma ti ringrazierà e, mi raccomando, tieni la bocca un pò aperta, ma non far rumore, shh!
- Risata timida crescente: inizia a ridere delicatamente, piano piano, per poi aumentare sempre di più l'intensità e ridere di pancia, di gusto!