
Cos’è il rumore bianco, perché rilassa e come usarlo
Hai mai sentito parlare di ‘rumore bianco’? Noto in lungo e in largo con il nome di ‘White Noise’, il rumore bianco può essere d’aiuto nel passaggio al mondo di Morfeo e sul blog di TANHK non poteva di certo mancare. Abbiamo già affrontato il tema della musica rilassante. Questa volta, invece, parliamo di un insieme di suoni che, grazie al loro spettro di frequenze, possono indurre rilassatezza e sonnolenza nell’essere umano. Il rumore bianco può essere usato per combattere problemi d'insonnia, per dormire meglio di notte o anche semplicemente per favorire il riposino pomeridiano. E non solo. Com’è possibile? E inoltre: il rumore bianco è innocuo o è meglio non abusarne? Lo scopriremo più avanti. Nel frattempo, però, vorrei dedicare un minuto al senso che ci permette di percepirlo e che non riposa mai. Come diceva Murray Schafer: “L’orecchio non ha palpebre”, e con questo si riferiva al fatto che l’essere umano, grazie all’udito, può percepire una vasta gamma di frequenze sin da quando è un feto e anche mentre dorme. In genere tali frequenze vengono etichettate come suoni o rumori. Ma che differenza c’è tra gli uni e gli altri? “Si tratta di due sensazioni uditive diverse”, spiega Leo Cicala, esperto di musica acusmatica. “Lo chiamiamo ‘suono’ quando le frequenze da cui è composto sono in stretta relazione matematica (risultando armoniche); ci sembra un ‘rumore’, invece, quando quelle frequenze sono casuali e svincolate. Per il nostro orecchio, quest’ultimo è un risultato complesso e tende al disordine”. Eppure non tutti i rumori vengono per nuocere. Ce n’è uno – quello “bianco”, per l’appunto – che non suggerisce affatto disordine e non dà fastidio (o per lo meno, non a tutti). Nella fruizione del rumore bianco, infatti, la soggettività fa da padrona. Io amo il suono della pioggia ma odio i suoni acuti emessi da certi affari elettronici che per altre persone risultano super rilassanti. Eppure entrambi rientrano nella stessa categoria. Seguimi e capirai perché.
Rumore bianco: cos’è e perché è rilassante
Leo Cicala mi racconta che, tra gli anni ’60 e ’70, l’azienda Moozak introduceva suoni gradevoli di sottofondo in ascensori e uffici. Il quel modo il suono veniva trasformato in qualcosa che, invece di attirare l’attenzione, finiva sullo sfondo formando una sorta di “tappezzeria sonora”. Molti architetti, in quegli anni, sfruttarono quel concetto sostituendo la musica con il rumore bianco e introducendolo in quel tipo di uffici americani che la cinematografia ci ha restituito spesso: brulicanti di persone, con un tono piuttosto alto. “Come una coltre di cenere, quel rumore bianco riusciva a seppellire in parte gli altri suoni”, precisa Leo. E in questo risiede il “segreto” del rumore bianco: copre del tutto o in parte gli altri suoni ambientali, tra cui quelli sgradevoli (porte che sbattono, cani che abbaiano o un concerto di clacson provocato dal traffico). In buona sostanza, funge da scudo rispetto ai suoni che potrebbero infastidire. Il rumore bianco è fatto di frequenze della stessa intensità, udibili in modo costante, che non prevedono picchi o sbalzi improvvisi. Per questo, passa a poco a poco in secondo piano. Infatti, mentre i rumori improvvisi o irregolari – come un colpo di clacson, un urlo improvviso o il tonfo di un oggetto caduto – squarciano il sottofondo a cui ci eravamo abituati causando una sorta di sussulto, il rumore bianco viene quasi dimenticato dal cervello, consentendo a chi lo ascolta una certa dose di relax o concentrazione. Se ci pensi è quanto accade anche agli animali: correlano il suono ambientale continuo e ritmico ad una situazione di tranquillità. Il ruggito di un predatore sovrasta quel sottofondo musicale ridestando tutti i sensi e permettendo, quindi, di percepire una situazione di pericolo. Il suono ambientale della società odierna è composto dai suoni più disparati. Se ci fai caso, anche negli ambienti che frequenti ogni giorno ci sono suoni ricorrenti che, oltre a caratterizzarlo, possono condurre al dolce dormir. In qualche modo, hanno un effetto calmante a prescindere dalla tipologia di suoni a cui appartengono. Come osserva Leo Cicala:"Se vivi vicino ad una stazione o una fermata del tram potresti abituarti ad ascoltare i suoni emessi da quei mezzi di trasporto. Da un lato, finisci per non percepirli più; dall’altro, è come se dicessero al tuo inconscio: «Sta’ tranquillo, sei al sicuro».”Sono i suoni caratteristici di un’area specifica, ovvero quel che Murray Schafer aveva definito impronte sonore (soundmarks). Ne parla nel suo studio The tuning of the World (1977) tradotto con “Paesaggio Sonoro”, su cui consiglio questo interessante articolo.
Come usare il rumore bianco?
Fin qui sembra tutto roseo, vero? Beh, come per una gran quantità di strumenti, anche il rumore bianco andrebbe utilizzato osservando alcuni accorgimenti affinché non si riveli dannoso per la salute:- ascoltarlo a un volume basso o a ogni modo ragionevole;
- servirsi di un timer che lo spenga una volta che ci si è addormentati per non subire il rumore per un numero eccessivo di ore;
- considerarlo un trattamento occasionale per circostanze particolari, evitando che diventi un’abitudine.
Rumore bianco: gli effetti collaterali
Utilizzare il rumore bianco per dormire o far dormire i bambini è ragionevole, purché si faccia con moderazione. Partiamo da un aspetto puramente fisico. Il nostro orecchio interno è ricoperto e tappezzato di cellule ciliate, ovvero cellule filiformi che fungono da veri e propri recettori sensoriali di vibrazioni e suoni. Se l’avanzare dell'età le sottopone ad un naturale meccanismo di degenerazione, la prolungata esposizione al rumore bianco contribuisce ad accelerarla. Considerando, invece, l’aspetto mentale, è bene tenere presente che ascoltare il rumore bianco per dormire significa esporsi ad una fonte di rumore costante per tutta la durata della notte rivelandosi un motivo di grande stress per il sistema nervoso per almeno due ragioni:- il cervello continua a essere inondato da impulsi provenienti dalle orecchie e fatica a riposare;
- un rumore continuo copre gli altri rumori, quindi lo obbliga a uno sforzo superiore per captare eventuali rumori di pericolo, aumentando il livello di vigilanza.
Rumori rilassanti per dormire e dove trovarli
A fornire suoni costanti e non ben definiti c’è la natura: l’acqua di un torrente, la pioggia, le onde del mare e il vento tra le foglie degli alberi ne sono un esempio. A questi poi si aggiungono tipi di rumore bianco – particolarmente cercati su Google – come quelli dell’aspirapolvere e dell’asciugacapelli. Il rumore del phon pare sia molto simile a quello udito dal feto all'interno della pancia della mamma e forse a questo è dovuto il suo effetto calmante! C’è poi chi preferisce addormentarsi col suono del ventilatore, come nel caso dello sviluppatore di software Todd Moore che, nel 2009, ha progettato l’app gratuita White Noise (Lite). Finalmente poteva ascoltare quel suono risparmiando sulla corrente, evitando di accendere il ventilatore in pieno inverno! Grazie a questa app mi sono imbattuta anche in “rumori di altri colori”. Esiste, ad esempio, anche il rumore rosa o quello marrone… ovvero altri spettri di mascheramento del suono che, rispetto al rumore bianco, riportano delle differenze. App “apparte” (…), trovare riproduttori di rumori bianchi online è davvero semplice. Sul canale YouTube Relaxing White Noise – che ha raggiunto “soltanto” 2,98 Mln di iscritti – troverai il suono dei tuoni, della pioggia battente con le onde del mare durante una tempesta, dei ventilatori, dell’aereo e persino di un’astronave con vista sul Pianeta Terra. C’è chi poi ha captato suoni rilassanti da svariati luoghi del mondo. Sono i Relaxing Sounds di Unify Cosmos. Nella breve intro leggo: “I suoni possono aiutare il tuo cervello a sentirsi libero, rimuovendo ogni distrazione e portando il focus al sentimento del sé”. Nel blog di TANHK avevamo già affrontato l’argomento degli strumenti sonori utili ad addormentarsi:- Napflix (dal nome emblematico);
- Video ASMR per dormire;
- Dormire con la musica.